Le 5 domande più comuni dei clienti sulla pressoterapia

Chi ormai non conosce la pressoterapia?
La vediamo nelle instagram’s stories dei VIP, leggiamo della sua efficacia su testate come L’espresso, perfino il policlinico Gemelli di Roma ha adottato questo principio per la cura dei linfoedemi.

In quest’articolo andremo ad analizzare le 5 domande più comuni dei clienti che si vogliono sottoporre alla pressoterapia. Prima però, è di dovere, per quelle persone che non sanno cosa è la pressoterapia, spiegare di cosa stiamo parlando.

La pressoterapia ha cominciato a prendere piede negli anni 90’ specialmente in America, grazie alla sua efficacia immediatamente constatabile e i suoi costi ridotti.
Sono proprio i suoi benefici a breve termine che spingono la clientela a sottoporsi alle sedute.
Grazie all’azione biomeccanica dell’aria che comprime il corpo, il sangue fluisce più velocemente, favorendo l’ossigenazione capillare e stimolando il flusso linfatico, queste azioni combinate coadiuvano i naturali processi di eliminazione delle tossine che circolano nell’organismo.
La pressoterapia, infatti, è indicata dagli esperti come “Tecnica di drenaggio linfatico” (linfodrenaggio) che ha lo scopo di ridurre la ritenzione idrica e favorire il flusso della linfa all’interno dei vasi, evitando così il ristagno in alcune zone del corpo.

Passiamo ora alle 5 domande più comuni sulla pressoterapia:

1)” La pressoterapia è indicata per trattare l’obesità e il sovrappeso?”

Questo è l’errore più comune, infatti, si crede che la pressoterapia possa magicamente curare la cellulite, ridurre l’adipe o addirittura far dimagrire.
Il ruolo principale della pressoterapia è di drenaggio, campo nel quale eccelle, quindi può e dove essere inserita all’interno di un percorso di dimagrimento ma come efficace supporto e non come unica soluzione.
Specialmente nel trattamento della cellulite è eccellente se accompagnata da bendaggi a freddo.

2) “La pressoterapia ha molte controindicazioni?”

Le uniche controindicazioni note, riguardano i soggetti affetti da malattie specifiche come flebiti , tromboflebiti ed insufficienza cardiaca.
I medici sconsigliano l’uso di apparecchi pressoterapici per le donne in gravidanza.

3) “E’ meglio il massaggio linfodrenante manuale o la pressoterapia?”

La verità è che non c’è una risposta certa a questa domanda. Sia il massaggio sia la pressoterapia sono equamente efficaci nell’ottenere il desiderato effetto drenante.
Dopo quest’affermazione pare chiaro che non è tanto una scelta di “metodo” ma di strumentazione e professionisti.

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Altri aspetti da tenere di conto sono il costo, i tempi e la professionalità di chi esegue le terapie. Aspetti nei quali la pressoterpia è in netto vantaggio rispetto al massaggio manuale.

4) “Quante sedute sono necessarie per ottenere risultati soddisfacenti?”

Il numero minimo di sedute necessarie per ottenere un risultato visibile e misurabile sono, inizialmente, 8/12, da suddividere in 2 o 3 appuntamenti per settimana, per poi continuare con altri cicli o pacchetti di sedute.
Importante, inoltre, è ricordare che la pressoterapia, per quanto efficace, deve essere accompagnata ad altri trattamenti specifici così da poter raggiungere l’obiettivo prefissato.
Il modo migliore per capire i risultati è misurare le circonferenze degli arti, giunture e vita prima dell’inizio del trattamento e alla fine del ciclo.  Chi ne ha fatto uso, solitamente, è stato sorpreso nello scoprire di aver perso un totale di 3/4 centimetri.

5) “Quindi, basta la pressoterapia per avere risultati immediati?”

No,
La pressoterapia ha un ruolo importante all’interno dei programmi a zona e total body ma con dei limiti.
Per questo motivo il consiglio che ogni operatrice dovrebbe dare alle proprie clienti è di associare al trattamento di pressoterapia una dieta contro la ritenzione idrica (Quindi poco sale, niente alcool e possibilmente niente sigarette) e attività fisica, così da raggiungere risultati migliori e più evidenti.
Molte operatrici del settore consigliano di associare alla pressoterapia trattamenti con fanghi e bendaggi, al fine di potenziare l’effetto drenante.
Da tenere in considerazione, all’interno di un protocollo estetico che comprende la pressoterapia, la radiofrequenza per il corpo che con il suo effetto rimodellate dei tessuti, potenzierà il risultato.

Da sapere…

Come accennato in precedenza, la pressoterapia è un processo che richiede meno di un’ora ed è proprio per questo che, oltre all’apparecchio stesso, è importante accompagnare la cliente in tutto il processo.

Ecco come.

Il processo pre e post seduta deve essere seguito attentamente, prima di sistemare la cliente sul lettino è importante metterla a suo agio, prendere le misure dei punti critici: Interno coscia, Fianchi, Addome e Glutei, chiederle se vuole una lettura o semplicemente preferisce rilassarsi con della musica, applicare i gambali di protezione e dopo aver avviato il trattamento assicurarsi che l’apparecchio stia funzionando correttamente.
pressoterapia
A trattamento ultimato, si offre alla cliente una tisana Detox, per reintegrare i liquidi e purificarsi.
La cliente sentirà le gambe più leggere e trarrà un benessere istantaneo dall’esperienza. In moltissimi centri, si offre, insieme al trattamento pressoterapico, anche dei bendaggi a freddo o con le alghe, così da aggredire gli inestetismi e avere risultati importanti.

Il consiglio finale per le operatrici del settore estetico è quello di rassicurare le proprie clienti usando la tecnica RTS: Risultati-Tempo-Soldi. Questi sono i 3 fattori chiave nel processo che porterà la cliente a decidere se fare o no il trattamento (Decision Making). Il punto di forza della pressoterapia è proprio l’effetto immediato che le clienti provano dopo le sedute.

In conclusione..

La pressoterapia è un investimento sicuro, oramai è entrato a far parte dei protocolli estetici di tutte le clienti, per questo il centro estetico deve puntare alla qualità degli apparecchi.

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